Restauri Como di Monica Capuano

Dipinto raffigurante “Madonna Assunta” – Parrocchia di S. Stefano Lenno

Stato di conservazione

Il dipinto è eseguito ad olio su tela in canapa a trama regolare molto fitta e sottile, riporta le dimensioni 194×149, di epoca seicentesca, commissionata da Giacomo e Vincenzio Garoveri, firma visibile in basso a sinistra.

La tela presenta una evidente  perdita di forza e di planarità sia in senso orizzontale che verticale. L’allentamento del supporto è ben visibile sul fronte che risulta segnato in corrispondenza della battuta del telaio, poiché privo di smussature ed a “spigolo vivo”.

La tela al tatto è fragile e sfilacciata lungo tutto il bordo perimetrale per la presenza di chiodi inseriti direttamente sul fronte del telaio (invece che sul bordo del telaio) che hanno reso il supporto tessile tensionato in maniera disomogenea.In alto a sinistra, in corrispondenza del volto della Madonna e dello sfondo color ocra la tela presenta diverse deformazioni e rigonfiamenti probabilmente per l’applicazione dal retro di qualche sostanza impregnante, che, alterandosi, ne ha modificato anche l’aspetto estetico.

L’opera è stata realizzata con una preparazione molto magra quasi inesistente.La pellicola pittorica risulta più rovinata in corrispondenza dei bruni (nero e terra d’ombra) dove sono presenti diverse lacune e rigidità del colore, poiché le tinte scure presentano minor legante all’interno del pigmento originale.

Interventi di restauro

Sono state eseguite delle indagini diagnostiche, al fine di verificare lo stato di conservazione dell’opera in modo puntuale per  un attento esame delle caratteristiche del supporto cellulosico (esame dell’indice di depolimerizzazione del supporto tessile e verifica della tensione della tela) e per conoscere la natura delle sostanze filmogene presenti sul fronte del dipinto.

La seconda fase ha previsto un consolidamento della pellicola pittorica, successiva pulitura dell’opera, operazione che ha permesso di riportare alla luce le meravigliose cromie originali.

 

Sono stati necessari degli interventi di colmatura delle lacune con materiale compatibile alla natura dell’opera, successivamente è stato necessario intervenire con una foderatura realizzata con tela affine  all’originale.

E’ stato necessario inoltre sostituire il telaio non è più idoneo alla sua funzione, con uno nuovo, adatto sia per dimensioni che per proporzioni alla tela.

Come ultimo intervento è stata eseguita una reintegrazione pittorica per dare una miglior leggibilità all’opera.

Dipinto raffigurante “Natività di Maria” – Parrocchia di S. Stefano Lenno

Stato di conservazione

Il dipinto è eseguito ad olio su tela di canapa a trama fitta e regolare riportante le dimensioni 195×147 di epoca seicentesca e autore ignoto.

Il supporto cellulosico risulta deformato ed allentato sopratutto al centro, lungo la lunghezza del dipinto è presente una vistosa crettatura dove il colore è fragile al tatto e necessita di consolidamento.

In basso a sinistra, in corrispondenza delle tinte rosse, vi è la sovrapposizione di una seconda tela di canapa, applicata durante un vecchio intervento di restauro.

Le due tele risultano poco  aderenti tra loro e la pellicola pittorica crettata e ridotta in scaglie, risulta ben poco coesa al supporto.

L’opera ha una preparazione quasi inesistente, la pellicola pittorica, al tatto è rigida e delicata con una craquelè molto accentuata e microfratture del colore, oltre ad un offuscamento cromatico dato da uno spesso strato di nero fumo ed alla presenza di verniciature ossidate.

Lungo il bordo del dipinto, in corrispondenza della battuta del telaio, si notano allentamenti e deformazioni della tela dovuti alla mancanza di smussature del supporto ligneo, che ha segnato il fronte del dipinto

In basso a destra, vi sono dei veri e propri buchi della tela, che hanno reso il supporto tessile ancora più fragile.

 

Interventi di restauro

Come prima operazione sono state eseguite delle indagini diagnostiche, al fine di verificare lo stato di conservazione dell’opera in modo puntuale per un attento esame delle caratteristiche del supporto cellulosico (esame dell’indice di depolimerizzazione del supporto tessile e verifica della tensione della tela) e per conoscere la natura delle sostanze filmogene presenti sul fronte del dipinto;

Si è proceduto poi al Consolidamento della pellicola pittorica

La Pulitura eseguita con metodi meccanici e chimici a seconda delle necessità ha fatto riemergere le cromie originali.

E’ stato necessario inoltre creare delle toppe per colmare le lacune di notevoli dimensioni presenti con materiale compatibile alla natura dell’opera,

Si è poi passati alla realizzazione di una foderatura realizzate con tela affine  all’ originale.

Il vecchio telaio non è più idoneo alla sua funzione, è stato sostituito con uno nuovo, adatto sia per dimensioni che per proporzioni, alla tela.

Sono state reintegrate le parti mancanti della pellicola pittorica, con colori compatibili all’originale per dare una migliore leggibilità all’opera.